Il vetro float (vetro trasparente) prende il nome dal procedimento di fabbricazione delle lastre, fatte galleggiare fuse su un bagno di stagno. Il vetro galleggiando forma una superficie liscia e trasparente su entrambi i lati. Le lastre di vetro possono essere tagliate e sagomate solo con appositi strumenti diamantati.
Esistono vari tipi di vetro (anche il vetro colorato trasparente) che hanno spessori, caratteristiche ed utilizzi differenti. Le lavorazioni del vetro più conosciute sono la tempra, la molatura, la foratura, ecc...
Tra i più utilizzati c'è infatti il vetro temperato (che deve rispondere ai requisiti della normativa EN 12150), ottenuto sottoponendo le lastre ad un trattamento termico intorno ai 700° ed eseguendo successivamente un raffreddamento istantaneo. Questo procedimento aumenta la resistenza del vetro sia a sollecitazioni meccaniche che allo shock termico (resiste fino circa 250°).
Anche il vetro extrachiaro (cristallo) rientra nella categoria dei vetri trasparenti, anzi è decisamente più limpido e brillante rispetto al normale vetro float. Infatti, la tonalità di colore del vetro standard (tendente al verdognolo) è data dalla presenza di sostanze minerali quali ossido di ferro. Attraverso uno speciale procedimento è possibile eliminare il 90% di ossido e ottenere così il vetro extrachiaro. Oltre a questa lavorazione del vetro viene fatta già dall’origine una selezione della silice, ossia del componente basilare per la fabbricazione delle lastre (produzione vetro), scegliendo sabbie più chiare e pure.
In ogni caso l'arredamento in vetro è pulito, duraturo e luminoso; moltissimi sono gli utilizzi: dalle porte in vetro ai più moderni tavoli in vetro e box doccia in vetro, piuttosto che i semplici vetri per porte e vetri per finestre.